il mio primo disegno

Oggi ho ricevuto il mio primo disegno… spero il primo di una lunga serie… me l’ha regalato Simona, di prima elementare… abbiamo lavorato insieme per poco, doveva leggere un libro… poca cosa, grandi disegni e qualche nuvoletta… ha solo compitato le lettere, senza capire cosa diceva… le lettere le ha riconosciute tutte, ma sul senso della parola… nulla… cosa significassero quelle parole insieme, quella frase… nulla… ti guarda con occhini grandi… s’impegna a leggere… ma… ho lavorato di più con altri, Lello, Manuel, ecc… alla fine è giunta lei, piccola, minuta, con gli occhioni… “Enrico, è per te”… un prato con una grosso albero al centro, un tronco massiccio e le fronde di verde abbondante; due alberelli ad uguale distanza, piccoli, il tronco è una linea semplice, e un cerchio rappresenta le foglie… c’è, come puoi immaginare se chiudi gli occhi, un tratto verde che fa il prato… solo verde, nessun fiore… il cielo è il foglio bianco, solo in cima è colorato un po’ di azzurro… nel cielo, una stella verde, un cuore con due frecce e due pallini verde pennarello, forse due insoliti uccellini(?)… mi chiedo se quell’albero nasca dall’osservazione diretta degli alberi, che sono vita molte volte tra i rifiuti, credetemi i mucchi d’immondizia ci sono ancora e sono tanti troppi, affiorano ogni giorno e se ne scompare uno, ne affiorano altri, sempre più vasti… ma vorrei farli vedere dal vero gli alberi ai ragazzini… in questi giorni di compiti sugli alberi, fra le scienze, i disegni, le poesie, le letture,ce ne sono stati tanti… una foresta… la poesia, per esempio, richiamava il fico, l’olivo, la quercia, il melo, il pesco… e l’assegno (come si chiamano i compiti) era di disegnarli, ma chi di noi saprebbe farlo?... mi chiedo se Simona sia stata portata in un giardino ad osservare come sono grandi, vari, scuri, belli, resistenti… gli alberi e non solo immagini dei fumetti... vorrei farvelo vedere questo mio disegno, ma per godere con me di questo piccolo dono e non per fare un’analisi psicologica del disegno, ci vorrebbe Roberto… mi farebbe piacere pensare che quel grande albero al centro del disegno, dal tronco robusto, fosse la nostra presenza, l’Associazione Lasalliana per il servizio educativo dei poveri… anche se credo più al granello di senape, nel piccolo e debole segno evangelico… un albero alla cui ombra ci possano stare i bambini, possano giocarci, arrampicarsi e vedere il cielo…

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