Per Gesù stesso la risurrezione è l’esperienza più completa della grazia. Ed è la grazia intera perché è salvezza intera e non soltanto dell’anima, ma d’anima e carne. Le relazioni sono il luogo della possibile esperienza di risurrezione, luogo della sua anticipazione e della sua forza di resistenza e di insurrezione. Le relazioni a partire dall’altro e in direzione dell’altro sono il luogo della memoria e della commemorazione collettiva, della meraviglia, della sedimentazione e della sintesi della sapienza e dell’azione coraggiosa a favore del futuro. Forse il miglior linguaggio che abbiamo oggi per parlare e per sperimentare la risurrezione è il linguaggio e l’esperienza di relazioni nuove in direzioni molteplici: verso il cosmo e la terra, verso gli amici e i nemici, verso i noti e gli estranei, verso i vivi e i morti, insomma, verso l’Altro.

L.C. Susin ofmcap

Auguri da Scampia per imparare a tessere

relazioni “di risurrezione”

che trasfigurino tutta la nostra umanità, partendo “dal basso”

con il Risorto che cammina sempre con noi.

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