buone notizie n 10

Carissime e carissimi,

ancora una volta possiamo rendere testimonianza che “Dio conduce ogni cosa con sapienza e dolcezza” e ci accompagna nel nostro cammino comunitario in questa terra, nel cuore del mondo... dove Lui è.

A CasArcobaleno il 12 marzo abbiamo vissuto una giornata importante: la firma del Patto di Alleanza educativa da parte delle ragazze e dei ragazzi che la frequentano. (potete vedere le foto nel link "le nostre foto")

La preparazione a questa giornata chiave è stata lunga e costellata dai colloqui personali: ognuno ed ognuna è stato/a chiamato/a a dialogare sulla propria esperienza con noi e su come volesse progettare insieme un tratto del proprio futuro per il resto dell’anno.

La meraviglia più grande è stato scoprire che il colloquio è diventato un momento profondo e intimo per raccontarsi, per rivedere non solo la propria esperienza con noi, ma anche la propria storia, la situazione familiare e/o affettiva, le proprie paure, gli insuccessi. Il colloquio che i giovani temevano e desideravano è diventato realmente un momento di crescita: l’essere ascoltati e considerati adulti, il poter confidare senza timore alcuni propri pesi e paure come poter ricevere feedback positivi sul proprio “fare casa” con noi, il riappropriarsi di sogni passati e il sentirsi obbligati a prospettarsi un cammino in avanti… tutti momenti preziosi per loro… e per noi.

Abbiamo recapitato a ciascuno/a un invito scritto ed è stato chiesto loro di farsi scattare da un amico o da un’amica una fotografia che poi sarebbe stata appesa in casArcobaleno.

Il giorno 12 marzo abbiamo rivissuto con immagini e con una narrazione condivisa i mesi trascorsi e ad ognuno/a è stato presentato e affidato il patto che sarebbe stato inviato/a a firmare.

In piccoli gruppi il patto veniva letto, spiegato e commentato e ad ognuno/a era fornita la foto scattata e la cornice per metterla e, come avete potuto leggere nella lettera precedente (Buone Notizie n°9), i commenti lasciati sono stati profondi e toccanti.

Chiamati per nome, come si conviene ad un momento ufficiale, si sono avvicinati e hanno firmato il patto, controfirmato dal responsabile di CasArcobaleno.

Si sono susseguiti abbracci ed applausi, firme fatte con tremore o con decisione, poca ufficialità e molta spontaneità necessaria in qualche modo sdrammatizzare la solennità.

Ognuna ed ognuno ha poi appeso la propria foto e, con candele accese, abbiamo pregato insieme.

Terminare la giornata con una cena era necessario, specialmente per testimoniare la “compagnia” che noi tutti di CasArcobaleno desideriamo essere per loro, condividendo un progetto di “vita per tutti in abbondanza”.

Ma il mese passato è stato anche ricco di momenti d’incontro fuori Scampia poiché dobbiamo dire che molte realtà, lasalliane e non, ci hanno chiesto d’intervenire per condividere con loro il nostro “pellegrinare su questa terra santa” che per noi è Scampia.

Abbiamo partecipato alla settimana flessibile dell’Istituto Gonzaga incontrando tutte le classi della scuola secondaria di secondo grado; è stata un’esperienza intensa ed inattesa poiché gli alunni si sono lasciati coinvolgere dalla narrazione e hanno seguito non solo con attenzione, ma con grande partecipazione volendo essere anche loro in qualche modo co-protagonisti del servizio educativo che si vive a Scampia.

Vogliamo fugare la pre-comprensione degli adulti che trovano i giovani egoisti e sottolineiamo, come

suggerisce “DIO ABITA LA TUA STORIA”: “Lavorare per lo sviluppo integrale dei giovani significa aiutarli a scoprire e a esprimere il meglio di se stessi… dobbiamo proporre ai giovani di inserirsi progressivamente nei movimenti.. che svolgono un ruolo attivo nel servizio della giustizia e in nome del Vangelo (nota 11 pag. 27-28).

Accompagnare i giovani in questo esodo verso un “continente anche per noi sconosciuto(L.P. 2003 pag 46) è impegnativo, ma crediamo che le scuole lasalliane non possano esimersi da ciò per non portare invano il nome di La Salle.

La Famiglia Lasalliana ci ha offerto uno spazio privilegiato la prima sera del Convegno così da poter condividere con “quelli che attingono acqua allo stesso pozzo” il nostro radicarci a Scampia: abbiamo sentito l’abbraccio e il calore di tutti e tutte, l’interesse e il sostegno del quale abbiamo sempre bisogno: Grazie!

Ginevra, che vi ha partecipato per la prima volta, è stata affascinata nel profondo dall’esperienza umana e cristiana di molti della Famiglia Lasalliana, scoprendovi uno spazio di vita cristiana e di coppia, inatteso, ma così consono a chi voglia impegnare la propria vita a favore dell’educazione degli ultimi.

Gli amici e dalle amiche di Brescia che avevamo conosciuto nel loro passaggio a Napoli in settembre, ci hanno invitato nella loro città come relatori al Convegno del organizzato dal Comune “VOLONTARIANDO”; abbiamo potuto così riabbracciare molti dei giovani che erano stati con noi; è stato bello scoprire quanto l’esperienza di Scampia li abbia toccati e sia stato “momento forte” del loro cammino formativo e d’esperienza al volontariato; i legami si sono ulteriormente stretti e, per fortuna, non sappiamo dove ci potranno portare.

Il Congresso annuale dell’Assedil, l’Associazione Europea dei Direttori delle Scuole Lasalliane, ci ha permesso di narrare a un pubblico qualificato e ampio la nostra storia fino ad ora vissuta. Il Convegno “per provvidenza” si svolgeva a Palma di Mallorca nel Distretto di Martin ed è stata la prima volta che ci presentavamo all’Europa Lasalliana, noi comunità lasalliana europea.

L’ascolto è stato nuovamente attento e sapiente e… per nulla passivo… anzi dei legami hanno cominciato a tessersi e siamo molto felici di ciò… da alcuni feed-back che abbiamo avuto, ha colpito il luogo nel quale “abbiamo posto e cominciamo ad allargare la nostra tenda” (anche l’Europa segue la tristi vicende di Napoli, tra munnezza e camorra) e che sia nella proiezione come nell’intervento, i veri protagonisti siano stati i giovani e le giovani di Scampia e non noi.

Abbiamo partecipato a Madrid all’incontro dell’ Educazione non formale” organizzato dall’ARLEP (Fratelli e Lasalliani/e di Spagna e Portogallo) per far incontrare, formare e condividere le esperienze in atto in quei paesi: “15 esperienze luminose come stelle che illuminato direttamente o indirettamente più di 5000 persone e coinvolgono 500 persone: Fratelli, professionisti e volontari”.

Poter condividere con altri Lasalliani impegnati in centri di educazione non formale è stato importante ed è una grande necessità per noi… ci apre, inoltre, nuovi orizzonti sia operativi che di collaborazione.

I Signum Fidei hanno desiderato nuovamente averci con loro nel ritiro annuale sia per condividere la nostra esperienza di comunità che per sentire il resto del racconto iniziato l’anno precedente… sicuramente gli adulti di Scampia, e le mamme prima di tutto, gioverebbero della presenza di “segni di fede” che vivono nel “mondo” e nel matrimonio la fede e l’impegno verso gli altri… un seme è stato gettato e… vedremo insieme il germoglio e… i frutti.

L’ultimo incontro a cui abbiamo partecipato, ma sicuramente tra i più importanti, è stato il “Programma di accompagnamento alla vocazione lasalliana” ed è bello dare il nostro contributo, ricco della nostra ferialità, per quei giovani e quelle giovani che sentono che il carisma lasalliano ha fatto breccia “nella propria carne e Vita” e cercano come rispondervi comunitariamente nella gioia, nell’impegno. Il cammino durerà due anni e ora, al suo inizio, coinvolge già 5 ragazzi ed una ragazza.

La partecipazione ai Convegni del Volontariato e del Movimento Giovani Lasalliani, rispettivamente di Acireale e di Torino, ci hanno permesso di entrare a pieno nel cammino provinciale, coinvolgendo anche amici che abbiamo trovato a Scampia: sr Edoarda e alcune ragazze del servizio civile.. così la ricchezza del nostro carisma e del cammino di fedeltà alla nostra storia santa diventa ricchezza anche per altri e altre.

In tutto questo tourbillon di incontri e giri, anche europei, la quotidianità prende sempre il sopravvento e siamo contenti che sia così: i ragazzi seguono con interesse e un po’ d’invidia il nostro pellegrinare di cui sono artefici e, in fondo, protagonisti.

Il progetto IO VALGO ha ormai trovato una sua stabilità e vede i giovani divisi in due gruppi: quelli che devono ancora fare l’esame di licenza e quelli che hanno terminato al scuola secondaria di primo grado: i primi hanno “una scuola tagliata su di loro” (o almeno cerchiamo) tre volte alla settimana, mentre con gli altri continuiamo le attività aggregative, i laboratori di manualità e le varie attività di CasArcobaleno

Le nostre classi sono minuscole, ma crediamo che sia importante mantenere uno stile educativo improntato dalla pedagogia della relazione fraterna e quella del cuore; malgrado ciò constatiamo le difficolte che hanno avendo sia della basi culturali fragilissime che una non abitudine allo studio e all’impego.

Non demordiamo e non permettiamo che loro stessi e stesse si demoralizzino o si scoraggino abbandonando un’altra volta il proprio percorso formativo... gettare la spugna è una prassi consolidata, purtroppo, ma che non viene da noi accettata.

Al mattino, dietro richiesta della scuola media “Carlo Levi”, abbiamo accolto dei giovani che trovano difficoltà a “stare a scuola” per prepararli all’esame di licenza media.

A questo piccolo gruppo si sono aggiunti una ragazza inviata dai servizi sociali e due giovani che vivono in una comunità alloggio per adolescenti. Un gruppo eterogeneo di amici che si aggiunge ai ragazzi del pomeriggio. E’ stato importante poter rispondere ad una richiesta della scuola; ci è sembrato che essere in ascolto alle esigenze della realtà che ci circonda è tentare di essere anche “fedeli agli appelli dello Spirito” (R.2).

E’ incredibile constare come in molte scuole non ci si curi di coloro che non vanno, di coloro che sono perennemente assenti principalmente tra coloro che, avendo superato l’esame di licenza, non continuano l’iter formativo obbligatorio: sono realmente degli invisibili… “la gratuità del nostro amore ci deve portare a preferire i ragazzi più problematici… quelli che hanno maggior bisogno di aiuto(fr Alvaro L.P. 2007).

In questo esodo di ricerca non siamo soli: siamo veramente testimoni di affetto e di attenzione da parte di tantissimi, non solo tra di voi; meritano però un posto speciale nella nostra preghiera e nella gratitudine i bambini e le bambine della prima elementare delle “Scuole Cristiane” di Vercelli: ci hanno scritto e hanno voluto condividere con noi dei loro risparmi per quei ragazzi meno fortunati di loro… ancora una volta sono i piccoli a segnare il passo ad infondere nuova speranza… grazie!

L’altra volta abbiamo dimenticato di ringraziare la Comunità dei Fratelli della Casa Generalizia che ci hanno offerto i letti a castello, lenzuola e coperte per casArcobaleno e l’Istituto San Giuseppe-Istituto de Merode di Roma che ci ha aiutato.

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