Thomas Merton 1915 - 1968


Thomas Merton era un uomo appassionato e, per questo, era un monaco, una persona in costante ricerca di Dio: il contemplativo non è l'uomo che ha infuocate vi­sioni di cherubini che trasportano Dio sul loro carro alato, ma semplicemente uno che ha messo a rischio la propria mente nel deserto al di là del linguaggio e al di là delle idee, dove si incontra Dio nella nudità del puro fidarsi.
Leggendo la sua esperienza mi viene in mente quella di La Salle che nelle strade di Reims davanti ai volti dei bambini, figli degli artigiani e dei poveri, deve aver vissuto la stessa esperienza: "A Louisville, all’angolo tra la Quarta Avenue e Walnut, nel centro della zona dei migliori negozi della città fui d’un tratto preso dall’idea che io amavo tutta quella gente, che mi apparteneva come io appartenevo a loro, che non potevamo essere alieni gli uni degli altri anche se eravamo del tutto estranei. Era come svegliarsi da un sogno di separazione, di isolamento fittizio in un mondo speciale, il mondo della rinuncia e della pretesa santità. L’illusione di una santa esistenza appartata è un sogno”.

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