la profezia di mamma Nele, di Oscar e Helena
Nele è una giovane lasalliana belga;
l'ho incontrata l'anno scorso a Malta al corso della RELEM, la regione dei
Fratelli che comprende Europa e Medio Oriente; siamo diventati amici e ho avuto
occasione di parlarle di Scampia.
Alla
fine dell'incontro mi chiese se sarebbe potuta venire con i suoi figlia Scampia
nell'estate 2014; naturalmente le risposi positivamente.
Durante
quest'anno abbiamo concordato il tutto e il 4 agosto Nele è apparsa a Scampia
con Oscar ed Helena di 7 e 5 anni, due angioletti biondi che non sono passati
inosservati.
Nele
non è venuta a fare vacanza, ma volontariato... ha preparato Oscar ed Helena
che hanno comprato e raccolto oggetti di cancelleria per i bambini di Scampia.
Helena,
per esempio bambina molto diligente, mentre preparava la sua valigia, divideva
equamente pennarelli e colori per i bambini di Scampia, ma inevitabilmente alla
fine ha deciso che doveva dare più colori ai bambini di Scampia di quelli che
voleva tenere per sè.
Oscar
si è avvicinato ai ragazzini che giocavano a pallone con la difficoltà
linguistica che lo scoraggiava un po'; malgrado il primo fallimento... ha
ritentato ed è riuscito a giocare e farsi amici... e ad esser cercato dai
bambini di CasArcobaleno o della Ludoteca che chiedono: "Dov'è
Oscar?" o "Il bambino belgo, dove si trova?" (citazione reale).
Due
bambini stranieri la cui lingua di comunicazione era solo il fiammingo hanno
fatto breccia in tutti.
Al
campo Rom di Giugliano sono stati presi per mano dai bambini e portati a
giocare tra le baracche; Helena ha anche ricevuto un piccolo regalo da una
bambina.
Oscar
ha stretto una profonda amicizia con Daniel un ragazzino Rom di 11 anni che
frequenta la ludoteca... sono diventati amici, hanno passato tempo insieme
comunicandosi tanto e superando la barriera delle lingue materne... fiammingo e
romanes... delle lingue apprese... inglese e italiano... l'ultimo pensiero di
Oscar quando alle 6.30 si è alzato per prendere l'aereo è stato per Daniel... "Vorrei
andarlo a salutare ora", mentre Helena, malgrado la sua piccola età e la
sua timidezza ha chiesto alla mamma se poteva diventare la mamma adottiva di
Daniel, tramite un'adozioni a distanza.
Ovunque
i due bambini sono stati bene, hanno amato e sono stati amati... Alex, il
nostro amico Rom, tornando dal mare si è messo vicino ad Oscar e lo abbracciava
come se volesse proteggerlo.
Oscar
ha imparato un po' d'italiano a cui si era preparato con un dizionario
fiammingo-italiano che portava con sé: conta fino a 13 con un'ottima pronuncia
ed è stato curioso nel dare nomi italiani alle cose quotidiane, come ha
insegnato numeri e parole in fiammingo a molti piccoli curiosi.
Certo
il merito è di mamma Nele, che ha creduto che l'esperienza in periferia fosse
per i suoi figli importante; è sempre stata vicino a loro, ha vegliato sulle
loro difficoltà, ha saputo dare fiducia a noi e ai bambini, crede che educare
il cuore a condividere sia parte importante come quando ha lasciato Helena
imbronciata, gelosa e arrabbiata sulla spiaggia e ha portato nel mare Daniela,
una ragazzina Rom, che non sapeva nuotare.
I
bambini hanno fatto i capricci e hanno litigato tra di loro come si addice a
fratello e sorella, ma niente ha impedito loro di sentirsi a casa nel nostro
quartiere, di creare relazioni, di sentirsi a casa nel nostro palazzo, nel
campo Rom, nel quale sono voluti tornare il giorno prima di partire, tra le
nostre strade, con tutte e tutti.
Nele,
mamma lasalliana, che non teme perché affida i suoi figli alla Vita; Nele che
condivide con tutti, partendo dai suoi figli, i suoi valori e la sua passione
educativa per chi è più vulnerabile; Nele che sorride e cammina tenendo i suoi
piccoli per mano...
C'è
stata molta sapienza in Nele nel donare a Oscar e Helena ciò che è importante,
necessario, profondo, vero e c'è stata molta gioia in tutto ciò che si è
vissuto.
Quante
mamme e papà Lasalliane sono pronti a donare ciò in cui credono ai propri figli
e figlie condividendo la fede nel Vangelo annunziato ai Poveri, la scelta
lasalliana di una comunità e di una missione con e per gli ultimi, scegliendo
la periferia come luogo di apprendimento e di gioia, i Rom come amici dei
propria figli...? Quanti verranno a fare vacanze a Scampia o in altre periferie
del mondo?
PS.
Quest'anno
Nele non è la prima laica della RELEM che è venuta a stare con noi: a marzo
sono venute Céline e Sylvie dalla Francia... non credo sia un caso che siano
donne... e non sentono, forse non capiscono neppure, le nostre barriere dei
distretti, ma scelgono di connettersi per condividere la missione lasalliana,
il servizio educativo per e con i Poveri in Europa, per mettere in circolo
ricchezze, sogni, desideri, speranze, timori, sfide, opportunità... quanto noi
Fratelli abbiamo ancora da imparare per non farci chiudere
dall'istituzionalizzazione, che ha una sua utilità, e per aprirci a ciò che
oggi ci dice Dio per essere Lasalliani con e per i più vulnerabili in Europa e
nella RELEM?
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