adesso inizia il bello

Oggi ho rivisto il mio piccolo amico che ha visto uccidere il suo papà davanti agli occhi… chiamiamolo Lele… sono andato a cercarlo a scuola perché dal 28 febbraio me lo porto dietro, o meglio dentro… oggi era tornato a scuola dopo 10 giorni d’assenza, o forse di sospensione, era entrato in classe gettando la cartella in un angolo e andandosene in giro per la scuola ed aveva già fatto piangere una compagna, era entrato alle 9 ed io vi ero giunto verso le 10,30… nuovamente la preside l’ha chiamato in presidenza.. eravamo sempre troppi adulti, per me, presenti all’incontro… le sue risposte non erano sensate ed abbastanza aggressive… al vicepreside che lo chiamava per il colloquio ha detto che avrebbe volentieri spaccato al testa a alla preside e a lui... gagliardo… finito il predicozzo è stato rimandato in classe e noi tre adulti rimasti ci siamo messi ad ipotizzare un mio intervento; ad un tratto, come una furia impaurita, entra un insegnante dai lunghi capelli biondi ed esordisce chiedendo se stessimo parlando di Lele, arrabbiata si rivolge a me e mi dice che Lele è entrato nella terza dove si trovava lei, che non è la classe di Lele, e le ha buttato in faccia il registro e i libri che lei aveva sulla cattedra… sconsolata se ne va… con la preside iniziamo il safari alla ricerca di Lele nella scuola… non è facile trovarlo, ma poi beccato, senza ritrosia ci segue nuovamente in presidenza… ed ora inizia il bello: i discorsi insensati di prima, l’arroganza dimostrata si sciolgono piano piano… parliamo tutt’insieme di cosa voglia fare da grande: rivelazione: vuole fare lo stilista… parla di calcio, sorride, spiega che fa “burdello” in classe ma sa che non si deve fare e che a scuola si viene per imparare e apprezza anche gli insegnanti che qui si comportano bene… racconta che lui in vacanza c’è stato e che si comporta bene per non fare figure di merda… altre piccole riflessioni personali e confidenze con qualche bravata che ha fatto… cosa ho notato: che guarda in volto gli uomini quando parla con loro, mentre è più vago e sfuggente con le donne dalle quali anche sopporta poco di essere toccato, mentre abbraccia la pancia del vicepreside a cui, poco prima, avrebbe spaccato al testa… sa essere educato e sa mantenere la parola data, come quando ha chiesto di andare in bagno e, malgrado un’insegnante avesse detto che non sarebbe tornato, è ritornato in presidenza… ha sopportato tranquillamente un’ora di colloquio con vari adulti, mantenendosi calmo, tranquillo ed educato… ha sorriso più di una volta, raccontando le sue prodezze… ed era bellissimo mentre sorrideva… è un cucciolo bagnato e sperduto che cerca disperatamente attenzione e cura personale… ha paura di andare al tribunale dei minori il 27 marzo –essendo stato segnalato dai servizi sociali che l’hanno definito irrecuperabile.. definizione che non solo mi fa gemere e gridare di per sé, ma che trovo ancora più assurda se riferita ad un ragazzino di 13 anni-, pensa di essere arrestato e chiuso in galera… ha accettato di trascorrere del tempo con me, malgrado non parli napoletano, e mi faccio ripetere le cose che dice, ed io non sappia giocare a calcio, cosa che lo ha fatto inorridire… domani ci rivedremo per ascoltare la sua risposta, gli ho dato 24 ore per pensarci… chissà…

Ho trovato nella scuola una grande accoglienza e disponibilità; è vero che sono una risorsa ed una soluzione gratuita ad un loro problema, ma mi sembra che ci sia il desiderio reale di dare una risposta efficace e tenera per Lele e che forse la mia presenza può servire a scatenare creatività; l’idea di partenza è dare a Lele una presenza personale e fedele, durante l’orario scolastico, per progettare con lui un percorso più personalizzato e vedere se si riesce ad innescare il desiderio di apprendere qualsiasi cosa utile per lui, oltre che dargli la possibilità di una relazione differente e significativa… tocca a me… “la fermezza di un Papà per farlo uscire dal peccato e per allontanarlo da una vita disordinata.. la tenerezza di una Mamma per accoglierlo e fargli tutto il bene che dipende da me” La Salle M101,3

Commenti

Post più popolari