GIUSEPPE CAFAGNA



La mia passione per la fotografia nasce negli anni ’80.

I primi lavori, rigorosamente in bianco e nero, spaziavano dalla documentazione del territorio – urbanistico/paesaggistico - a diverse ricerche sull’”abitare i luoghi”, sulla presenza emozionalmente diversa dell’uomo.

Con “Le sacre vie del silenzio” comincio ad affrontare la fotografia a colori, dove le tonalità esprimono e rilevano emozioni, contraddizioni, accordi e diversità.

Da un paio d’anni la presenza dell’uomo nella mia fotografia è diventata preponderante.

“Visitare” gli spazi con sguardo grandangolare, ricercare una luce latina, solare, fatta di tagli di luci e ombre, tipica del nostro paese e che nel mutare continuamente creano presenza viva e si fondono con gli sguardi di chi vive i propri luoghi lasciando che ogni cosa si riveli.

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