Centro Shalom

Siamo stati al “Centro Shalom” della figlie della Carità di San Vincenzo e dei volontari vincenziani: 18 anni di fedeltà e d’attività per i ragazzi e le ragazze emarginati della zona Chiaia… il luogo è molto bello, una ex scuola elementare, trasformata in centro educativo pomeridiano… pannelli di ceramica raccontano le attività del centro… lettura e compiti, sport, laboratori… e al centro uno splendido arcobaleno dell’alleanza e della pace… i genitori dei ragazzi sono parte integrante del centro… dal 2000 il centro è diventato Comunità Vincenziana Shalom… i genitori e i giovani fanno parte della comunità…. ne sono il cuore… non le suore… non i volontari… “I Poveri (sempre con la lettera maiuscola) sono i vostri padroni” diceva San Vincenzo de Paoli… Al Centro Shalom non ci si prende cura dei ragazzi… ma è la famiglia che si impegna in esso… vengono i figli, ma i genitori stessi devono partecipare ad incontri e alla vita… moltissimi genitori sono volontari… hanno trovato una “casa”, un luogo di vita in abbondanza… non sono più isolati nei loro problemi, non più abbandonati nel loro cammino di giovani adulti e di genitori… sono uno… questa è la ricchezza… non sono soli… Al Centro ci sono stati, nella lunga storia, fino a 260 giovani con 120 volontari… 4 pomeriggi alla settimana e il sabato mattina… tutto si basa sulla relazione interpersonale: è forza, sostegno, chiave… e il Coperative Learning è il metodo usato… ci sarà da imparare… i tavoli sono rotondi per far studiare insieme ragazzi di varie età... ci sono laboratori, la stanza delle emozioni, il teatro, una palestrina, un bel giardino… a mostrarci tutto questo Giulio e Maria Teresa, marito e moglie… tre figli… e sono stati con noi 2 ore al sabato pomeriggio per mostrarci e condividere il loro cammino… il segreto, forse, sarà anche che un pomeriggio alla settimana è dedicato alla preghiera… pomeriggio libero per i ragazzi che possono fare le visite mediche o altre attività… l’orario del centro è impegnativo: dalle 14,30 alle 19,30… non sembrano accettate assenze… c’è un patto educativo molto forte tra i ragazzi e i volontari… è questa esigente alleanza ha prodotto frutti… molti!

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