primi pensieri Napoletani

Penso che non ci sarebbero stati giorni migliori a settembre per iniziare l'avvetnura di Scampia...

26 settembre... 1993, i miei voti perpetui... tappa importante del cammino.... tappa di rinnovato inizio, segno di una volontà, forse troppo giovane e inesperta, che puntava molto sul desiderio... il brano del Fondatore che da allora mi porto dietro è sigillo di questo cammino: "siate come viandanti, dediti unicamente all'opera di Dio e a far nascere Gesù nei cuori..."...c'era già il mio desiderio nomade... un'identità seminata da subito, forse posta mentre ballavo a Montecarlo e con il mio piccolo zainetto che conteneva tutto quello che allora avevo, portandomelo dietro mentre correvo e danzavo, cambiando, per colpa del denaro, posti letto, stanze, ostelli... passione ha dovuto maturare dolcemente per diventare trasparente, chiara anche per me, accompagnata da alcune illuminazioni ed innamoramenti come per il piccolo fratello Carlo di Gesù e petite soeur Magdeleine, per soeur Emanuelle.. il suo primo libro: Gesù tra i rifiuti" sulla sua esperienza in una bidonville del Cairo con gli zabaillin, per Paul Lambert, personaggio letterario per narrare fratel Gaston Dayanand (il suo nome indiamo) Grandjean (fratello del Prado), che mi ha rapito ne "Anand Nagar, La Città della gioia" (di D. Lapierre) che andò a vivere in uno slum di Kolkata (l'ex Calcutta) con i poveri... sono stati compagni e compagne di viaggio di questo tempo sufficientemente lungo per me: 20 anni... ma nulla è casuale.. tutto è Provvidenza... tutto è Grazia... anche se i tempi di Dio sono differenti da nostri, sono più simili a quelli della terra e della Vita... sono tempi lenti... ma confronto all'eternità che sono?... nomadismo segnato dal primo paio di sandali comprato mentre, ancora postulante, ero a Bassano del Grappa e dalla bisaccia azzurra che ha fatto strada con me... ora mi ritrovo con un altra bissaccia e altri paia di sandali... ma con il medesimo desiderio di allora... identità, a volte vista con sospetto, altre volte compresa ed accolta come un dono dall'Alto... a volte sulle nuvole, ma sempre capace (almeno lo spero) di abbracciare e tessere legami di amicizia che s'impregnavano di profumo per me sempre dolcissimo e di cui godo ancora...

non ho avuto il coraggio di alzare gli occhi mentre, inginocchiato nella nostra cappella, mi imponevate la mani... sapore e profumo della chiesa primitiva che con coraggio, gratuitamente e senza calcoli umani, mandava, inviava... quelle mani erano per me carezze per i giorni di sconforto, in cui tenerezza e volti amici saranno necessari come il Pane; erano mani apoggiate sullle mie spalle per quando la timidezza, imperiosa e fastidiosa, farà capolino; erano mani che mi tiravano per buttarmi nella mischia di fronte alla pigrizia, all'insuccesso; erano mani levate al Padre per chiedere Sapienza, sguardo di fede; mani intrecciate per gridare e gemere; mani che, unite a quelle dei piccoli di Scampia, faranno fare girotondo... mani che mi dicono: "Non sei solo"; mani che testimoniano comunione nel servizio educativo dei poveri e disegnano un futuro differente, circolare, ampio, dove i variopinti colori dei modi di vivere "La Salle" formano un arcobaleno inedito e continuo segno dell'Alleanza... mani che ben testimoniano che è lo Spirito, che non si sa da dove venga, né dove vada, Spirito che accompagna sempre i pellegrini di ieri e di oggi... lo Spirito: vento, fuoco, acqua...la terra dobbiamo mettrcela noi con piedi per ancorati, ma pronti ad andare oltre, a varcare confini, piedi che ti conducono dove c'è frontiera e limite per torvare il io posto ora lì e poi altrove, preché ci saranno sempre altre frontiere e altri limiti da superare... e mi chiedo anche sa non ci dovrebbe essere qualcun altro al mio posto... più valido, più capace... ma Gesù ha sempre cavalcato asini e mai cavalli... un motivo ci sarà :-)

27 settembre...la festa di fratel Scubilion... un tratto luminoso della storia santa lasalliana, una storia che mi è consegnata, affinchè continui, porti frutto... se come dice Schillebeeckx, "gli uomini sono le parole con cui Dio racconta la propria storia", questo mio e nostro fratello ha coniugato le parole libertà ed educazione per la gli ultimid della società del suo tempo... è troppo poco definirlo missionario perché a lasciato la Francia e dopo mesi, via mare, è arrivato alla Reunion... se penso al mio comodo viaggio con mio fratello Matteo che mi portava velocemente e con sprint verso la pre-tappa del nostro fare casa a Scampia... lì è stato capace di scegliere quelli che erano fuori, alla periferia.. gli schiavi, i mulatti, i neri... per ridare libertà attraverso l'educazione... ricordare Scubilion è fare memoria di un impegno cha va al di là del proprio cammino, di un inserimento nella stroia e nella lotta per i diritti umani dei senza diritti... anche a Scampia c'è una forma di schiavitù... o varie... ma soprattutto il Regno è già presente... non devo, dobbiamo, dimenticarlo mai... i semi del Verbo... il soffio dello Spirito aleggia già sul caos di Scampia... io sono stato consegnato, come Scubillion alla Reunion agli schiavi, a quei bambini, a quella gente, a quei giovani... il cammino è da fare insieme... pensando a Don Milani devo ripetere che saranno "loro i miei confessori, i miei direttori spirituali, i miei maestri, il mio Dio..." e spero che "mi usino la carità, la pietà di accogliermi come uno di loro..." sarò capace di vivere ciò... come La Salle, Scubilion, Don Milani...?

A Napoli c'era il sole... i Fratelli e Guglielmo che mi attendevano... alcuni ragazzi della scuola mi hanno dato una mano a scaricare le, per me troppe, scatole colme di libri, articoli...

gli elicotteri della polizia hanno sorvolato la città continuamente questo pomeriggio... il rumore delle pale meccaniche sovrastava tutti i rumori napoletani: le urla dei bambini che incitano ad una rissa, gli annunci pubblicitari gridati con il megafono, qualche animata discussione d'adulti, le sirene che si sentono da ogni dove... mi chiedo cosa sia successo e dove: regolamento di conti? rapina? arresti? Sanità? Fontanelle? Quartieri Spagnoli?...

i ragazzi della scuola hanno, per la maggior parte, voglia di andarsene da Napoli... più che una fuga per l'america... c'è paura, timore... "Come si fa a crescere dei figli con la paura?" diceva Mario... "Sono i napoletani che non vogliono cambiare"...

la stampa non aiuta... "Trovato un arsenale alla Sanità" titolone dle giornale... poi leggi: un fucile e tre pistole, certo già troppo, ma non un arsenale, per me, se penso alla camorra... c'è chi aumenta la paura e quindi l'omertà, la sottomssione, la rassegnazione... ed è qualcosa di sottile che credo possa invadere chiunque... come un parassita che si insinua in te, come un virus... e non hai scampo... "Non abbiate paura!"... come risuonanao forti queste parole a Napoli, a Scampia... "Non avere paura" è la Parola d'ordine, è il primo e potente mezzo per urlare la speranza, per seminare futuro...

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