ASCOLTO...

sono stato in silenzio… c’era troppo chiasso su ed intorno a Napoli… era troppo facile cedere al parlare… all’analisi… avrei dovuto pregare molto di più, sicuramente per Napoli… meno male martedì c’è stata una giornata di preghiera e digiuno… l’unica certezza, oserei dire cristallina, che sorge dentro di me è che qui c’è tutto sto casino, questo caos, questa follia… e quindi è giusto, secondo il cuore di Dio, esserci come lasalliani, affondare mani e piedi con loro, con coloro che non hanno scelta e vivono ai margini, immersi in questo sistema… “NON APPARTENGONO AL SISTEMA, COME ANCH'IO NON APPARTENGO AL SISTEMA" (Gv 17,16)… penso che vivere fuori, senza contatti con la camorra, sia impossibile, anacronistico, “esseno”… dobbiamo starci, dobbiamo resistere lì in mezzo, non indietreggiare… essere molto di più preghiera, passione… ma non farci prendere dalla paura di non riuscire a fare nulla, di essere piccoli, deboli, inutili di fronte alla bestia enorme del sistema… ma… “Eppure la vita ha senso solo se si ama. Nulla ha senso al di fuori dell'amore. La mia vita ha conosciuto tanti e poi tanti pericoli, ho rischiato la morte tante e poi tante volte. Sono stata per anni nel mezzo della guerra. Ho esperimentato nella carne dei miei, di quelli che amavo, e dunque nella mia carne, la cattiveria dell'uomo, la sua perversità, la sua crudeltà, la sua iniquità. E ne sono uscita con una convinzione incrollabile che ciò che conta è solo amare. Se anche DIO non ci fosse, solo l'amore ha un senso, solo l'amore libera l'uomo da tutto ciò che lo rende schiavo, in particolare solo l'amore fa respirare, crescere, fiorire, solo l'amore fa sì che noi non abbiamo più paura di nulla, che noi porgiamo la guancia ancora non ferita allo scherno e alla battitura di chi ci colpisce perché non sa quello che fa, che noi rischiamo la vita per i nostri amici, che tutto crediamo, tutto sopportiamo, tutto speriamo ... Ed è allora che la nostra vita diventa degna di essere vissuta. Ed è allora che la nostra vita diventa bellezza, grazia, benedizione. Ed è allora che la nostra vita diventa felicità anche nella sofferenza, perché noi viviamo nella nostra carne la bellezza del vivere e del morire. Sento fortemente che noi tutti siamo chiamati all'amore, dunque alla santità ... la donna povera di Leon Bloy vagava di porta in porta ... una mendicante ... "Non c'e' che una sola tristezza al mondo: quella di non essere santi" ... ripeteva ... Io amo pensare: non c'è che una sola tristezza al mondo: quella di non amare ... che poi è la stessa cosa. Certo dobbiamo liberarci di tanta zavorra. Ma ci sono metodi pratici, ci sono strade, ci sono indicazioni chiare, c'è DIO nella celletta della nostra anima che ci chiama. Tuttavia la sua è una piccola silenziosa voce. Noi dobbiamo metterci in ascolto, dobbiamo fare silenzio, dobbiamo crearci un luogo di quiete, separato, anche se spesso necessariamente vicino agli altri come una mamma che non può stare troppo a lungo lontana dai suoi bambini. Infatti per amare non sempre basta il nostro cuore, il nostro desiderio, la nostra sete di DIO. E' parte dell'esperienza di chiunque decide di mettersi a servizio dei poveri che i poveri non sono facili da amare e che il cuore dell'uomo, anche di quello che si dona, può essere misteriosamente molto duro. A Wajir (Somalia) eravamo una comunità di sette donne, tutte, sia pure in maniera e in misura diverse, avevamo sete di DIO, e capivamo che quando perdevamo o stavamo per perdere il senso del nostro servizio e la capacità di amare, potevamo ritrovare i beni perduti solo ai piedi del Signore. Per questo, avevamo costruito un eremo e là andavamo per un giorno, o più giorni o per periodi anche lunghi di silenzio ai piedi di DIO. Là ritrovavamo equilibrio, quiete, lungimiranza, saggezza, speranza, forza per combattere la battaglia di ogni giorno prima di tutto con tutto ciò che ci tiene schiavi dentro, che ci tiene nel buio. Uscivamo di là che ci sentivamo incendiate di amore rinnovato per tutti quelli che il Signore aveva messo nella nostra strada ... a volte ce lo confidavamo ... il più delle volte tacevamo, ... ma i volti delle mie compagne erano così belli, così luminosi, che mi narravano tutto quello che il pudore impediva di comunicarmi con le parole.” ANNALENA TONELLI… lascio parlare lei, questa piccola donna che ormai vive nel faccia a faccia con Dio, in quell’abbraccio eterno che è pura Carità dal 5 ottobre di qualche anno fa… lei aveva capito tutto… se devo chiedervi aiuto vi chiedo di pregare affinché mi fermi in silenzio ad ascoltare, ad ascoltarLo… scusate il silenzio… poco ricco di Dio, ma almeno di ascolto…

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