camminando

Oggi camminavamo sulla curva, davanti alla succursale dell’”Elsa Morante” di viale della Resistenza e ci siamo sentiti chiamare era Daniela dell’Associazione “Chi rom e… chi no”… ci siamo rincontrati ed è stato bello; bello sentirsi riconosciuti e, in qualche modo, attesi e dal desiderio di stare insieme e fare rete… ho sentito un desiderio reale di “fare casa”, di stringere le mani, di osservare lo stesso orizzonte… un invito a camminare insieme e fare qualcosa di bello per i bambini e i giovani… un grande albero… insieme… abbiamo bisogno di questi donne e uomini di buona volontà, abbiamo cercato i legami ecclesiali, ma, ahimé, c’è delusione, almeno in me… mi viene in mente il Fondatore ed i suoi problemi, ben maggiori, con il clero diocesano… quindi è bello riprendere la strada, quella di tutti, quella in cui ancora i bambini giocano; si perché a Napoli, ancora, ci sono tanti ragazzi che per strada tirano calci ad un pallone, anzi… siamo entrati al Carmine, zona portuale con una grande piazza davanti, e, dopo un po’ di preghiera e visita, siamo usciti e sono apparse dal nulla due porte da calcio metalliche con tanto di rete… ritrovarsi in questi luoghi in cui la Sapienza si fa Parola… “per le strade e sulle piazze la Sapienza lancia i suoi appelli” (Sap…)… con coloro che con passione, creatività, debolezza, coraggio vogliono giocare e riportare la Vita sulle strade e sulle piazze di Scampia… credo che questa sia la via giusta e lasalliana, le cui caratteristiche sono più “aperte” che canoniche, perché incontrano la vita dei ragazzi dove sono, perché la scuola lasalliana è uno spazio dentro la storia, uno spazio mistico, non slegato dalla vita, ma consacrato dal Vento che non si sa da dove venga né dove vada… perché Dio è stato incontrato tra gli ignorantissimi primi maestri… Dio è stato visto coperto dagli stracci dei bambini delle strade di Reims… che abbiamo la fortuna di poter ritrovare ovunque… Dio è stato toccato nelle classi in cui leggere e scrivere è stato il mezzo per donare libertà… Dio è stato gustato nella Parola annunciata ai poveri, portata nelle tasche per le classi e per le strade… Parola simile la pane quotidiano da gustare frequentemente… Dio è stato contemplato nella scelta politica perché profetica e viceversa, di partire dal basso dal posto stesso che il nostro Beneamato Signore e Fratello Gesù ha scelto, la periferia per nascere, la ferialità per crescere, il deserto, la strada poco battuta, il non avere pietra per posare il capo, il pozzo della samaritana, il profumo della prostituta, la croce dei malfattori, il sepolcro di un altro…

Vogliamo andare a conoscere tutti quelli che stanno sulla strada dei bambini e dei giovani… non è facile saper discernere tra le varie persone che s’incontrano… troppe volte ci sono chiacchiere non benevole su un’associazione o una cooperativa… c’è forse concorrenza in alcuni, ci sono schemi mentali ed ideologici, molto diversi, ci sono soldi in ballo e ci sono i volontari… c’è anche la camorra, sicuramente per qualcuno come mentalità, speriamo non come realtà, come persone che dal di dentro vogliono essere un cancro… tutto questo è ancora un gran casino, per noi… ma andiamo avanti camminando…

“Chi rom e… chi no” ha una baracca, come la definiscono loro, o “la scola-giungla” come la chiamano i giovani rom, al centro del campo… ma se il punto di partenza sono i rom, il punto d’arrivo… si lo so espresso così è approssimativo… sono i non rom, i gadgè, come siamo chiamati noi, affinché non ci sia distanza, non ci si guardi con sospetto, ma si giochi insieme, ci si conosca, ci si rispetti e non ci si vergogni di dire: “Sono di Scampia” o “Sono Rom”… aspettiamo d’entrare “a piedi nudi e scalzi”, in questa terra santa che è il campo nomadi… aspettiamo l’appuntamento con ansia… ma ne farai parte anche tu… sei con me!

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