alcune correzioni di fratel Bruno Alpago

La Bolla di Benedetto XIII elencava cinque voti dei Fratelli: castità, povertà. obbedienza, stabilità e insegnamento gratuito ai poveri. Ma i Fratelli conservarono la formula che avevano adoperato dal 1694 e che diceva: "... prometto e faccio voto di unirmi e rimanere in società...". Sulla base di questa formula Fr Irlide sostenne che, oltre ai cinque voti della Bolla, i Fratelli avrebbero dovuto fare anche quello di associazione ogni volta che professavano: "... prometto e faccio voto di unirmi...". Nell'Istituto non si volle aggiungere "un sesto voto" quindi il Capitolo Generale del 1901 cancellò dalla formula quelle parole ("e faccio voto"), e la ridusse a: "... prometto unirmi e rimanere in società....". Ma la "crociata" contro il voto di associazione era cominciata prima del 1901, come si può vedere nel "Catechismo dei voti" stampato verso il 1890.

Il voto di associazione è stato rimesso nella formula dei voti dal Capitolo Generale del 1986, sotto il nome di "associazione per il servizio educativo dei poveri". Il Capitolo Generale del 2007 ha restituito alla formula le parole cancellate nel 1901, e ha dato al voto di associazione il primo posto nell'elenco dei cinque voti.

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