CIL... siamo una missione su questa terra

Per evidenziare l'unitarietà della nostra vita e vocazione i capitoli della Regola non sono presentati uno per uno, ma uniti, o raggruppati: oggi abbiamo cominciato ad affrontare Missione (cp. 2) e Comunità (cap. 4); la presentazione è stata affidata a fr André Jacq, visitatore emerito di Francia; per noi è stata un rincontrarsi dopo più di 20anni: fr André infatti ci accolse nel 1992 durante l'incontro europeo di giovani Fratelli e Parmenie.
Fr. André ha voluto iniziare la sua presentazione sulla Missione e la Comunità, ponendo sotto i  nostri occhi il mondo di oggi, pluarista e "in cammino", (vedi circolare 466 "Si chiameranno Fratelli" http://www.lasalle.org/wp-content/uploads/2011/07/Circular466_ITA_web.pdf) nel quale la Regola c'invita a comprendere le aspirazioni profonde delle persone e i loro contesti sociali ed ecclesiali attraverso una ricerca e un analisi attenta, sviluppando gli atteggiamenti, che sono già inizio della nostra missione, di dialogo, sempre rispettoso, di ascolto, con il desiderio d'imparare e nell'impegno della testimonianza dei valori del Vangelo e, quando è possibile, l'annuncio della Buona Notizia.
Una delle grandi novità del secondo Capitolo è la presenza di donne e uomini che hanno accolto e si sentono ispirati dal carisma lasalliano.
Fratelli e Laici sono animati dal medesimo carisma lasalliano, che è un dono dello Spirito Santo alla Chiesa, per realizzare la Missione Lasalliana che è educativa, spirituale e cristiana.
La Missione è quindi portata avanti da Fratelli e Laici insieme, ma per far ciò è necessario che ci siano luoghi partecipativi dove insieme si possa discernere il piano di Dio tenendo presenti sempre, oltre i doni personali, i segni dei tempi e dei luoghi, le sfide del Vangelo e della Chiesa, come il cammino dell'Istituto (inteso come Congregazione).
La vitalità del carisma oggi è assicurata insieme da Fratelli e Laici affinché, attraverso un'animazione, una formazione e delle strutture adeguate, ciascuno e ciascuna possa comprendere e approfondire la propria vocazione per e nella Missione Lasalliana, creando delle comunità Lasalliane intenzionali, segno di comunione perché la Missione è prima di tutto comunione e non una struttura organizzativa. La comunione tra i Fratelli infatti è sia sorgente che frutto della Missione che devono compiere.
La Missione, nella Regola, é inoltre definita come:
Testimonianza, perché anche nelle situazioni più repressive o in contesti plurireligiosi, i Fratelli, e la comunità "che è in sé stessa una profezia" (VC 85), testimoniano esplicitamente, solo con il proprio esserci, la Verità di Dio e il Vangelo; sono segni di Dio, "ministri e ambasciatori di Gesù Cristo",  e dimostrano che l'Amore di Dio è specialmente una realtà per i poveri.
Oggi, anche nelle fragilità riconosciute e assunte, i Fratelli, sempre accanto alle nostre sorelle e ai nostri fratelli in umanità e solidarietà, sono chiamati a testimoniare che Dio salva.
La Missione è al cuore della vita del Fratello, anzi è il Fratello "é una missione su questa terra" (EG 273); la vita di Gesù è stata una narrazione dell'amore di Dio e così dev'essere la nostra; le parole usate dalla Regola sono: compassione, passione, amore, salvezza, invio.
Noi partecipiamo alla passione di Dio per i poveri e vi siamo chiamati alla triplice condizione di:
*         guardare il mondo, e in particolare il mondo dei poveri, con lo sguardo di Dio;
*         confrontare le realtà osservate con il piano di salvezza che è nel cuore di Dio e misurarne la distanza;
*         accogliere di partecipare alla realizzazione del piano di salvezza divino e ridurre il più possibile le distanze.


La vita consacrata del Fratello è inseparabilmente una testimonianza dell'assoluto di Dio attraverso il dono totale di sé, dell'associazione tra Fratelli e con i Laici per il servizio educativo dei poveri e della vita fraterna vissuta in comunità.
La Missione non ha una fine e la Regola valorizza la presenza dei Fratelli avanti negli anni che per ragioni anagrafiche o fisiche non posso più essere "sul campo": motivati da fede e zelo, cercano il nuovo modo in cui esercitare il proprio ministero apostolico.
Servizio educativo e di evangelizzazione
Siamo da sempre chiamati a vivere il nostro mestiere come ministero, sia educativo che evangelizzatore, e la Regola ci invita a vivere il servizio educativo nell'accompagnare giovani ed adulti nella propria ricerca di senso e di Dio.
La dinamica dell'accompagnamento ritorna qui come parte della Missione di noi Fratelli; un altro tema che torna dalle presentazioni di Fr. Chuy dei giorni scorsi, è quello sulla nostra missione catechistica: catechisti ed evangelizzatori per rendere i "mezzi della salvezza" accessibili a tutti.
La Regola, che ha una visione sempre globale, aggiunge saggiamente e più di una volta, che l'annuncio esplicito della Buona Notizia deve avvenire quando ciò sia possibile e se sia possibile, visto che in molti contesti ciò non è immediato e/o bisogna aspettare il momento opportuno nella crescita della persona che si accompagna, ma le comunità lasalliane sono sempre invitate a ricercare vie nuove e inventive per annunciare l'amore di Dio.
Per la prima volta nella Regola appaiono i Centri d'insegnamento superiore, le Università, non solo come presenza importante all'interno del network lasalliano mondiale, ma con il preciso compito di far sì che i propri studenti siano preparati sui temi della giustizia sociale nella lotta contro ogni forma di povertà perché la Regola non poteva che porre al centro della Missione i Poveri ed esplicita chiaramente che la prima preoccupazione della Missione Educativa Lasalliana sono i bisogni educativi di coloro la cui dignità e i cui diritti fondamentali non sono riconosciuti.
La Missione Lasalliana infatti si qualifica per l'attenzione alla “Dichiarazione Internazionale dei diritti dei minori”, che quest'anno celebra 25 anni di vita.
Per rimanere fedeli al proprio carisma i Fratelli e i Lasalliani, s'impegnano per lo sviluppo integrale della persone, conformemente alla tradizione lasalliana e perciò insegnano agli alunni il senso della solidarietà e caratterizzano i propri curricula scolastici con l'attenzione alla giustizia, alla pace e all'integrità del creato.
La vitalità si manifesta nella creatività con cui vogliamo rispondere ai bisogni educativi e pastorali di coloro che sono affidati alla loro cure sia nei centri educativi esistenti che dobbiamo rinnovare e diversificare sia creando nuove opere educative al servizio dei poveri.

La Missione Lasalliana ha il fine di aprire, giovani e adulti, alla grazia di Dio e alla luce della fede perché la vita di ogni Fratello è trasfigurata dalla presenza del Signore che chiama, consacra, invia e salva.

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