prima giornata... la donna incurvata... icona della possibilità donataci

Fr Jorge, vicario generale, ha illuminato il nascere della nostra comunità, il nostro discernimento e il nostro lavoro insieme con un brano del Vangelo secondo la comunità di Luca: "Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C'era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta. Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: "Donna, sei liberata dalla tua malattia". Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio. Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: "Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato". Il Signore gli replicò: "Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?". Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute. (Lc 13, 10-17)
Essere curvi... guardarsi l'ombelico e i piedi... essere ricurvi su noi stessi, piegati sui problemi, sulle crisi... essere limitati nello sguardo, non aver orizzonti... sembra una foto... la staticità, frutto di una lunga immobilità... fisica, ma non solo.
Ma quella donna ha una sua ricerca; è infatti nella sinagoga, che non è un luogo "femminile"... attende, ha desiderio di superare l'infermità che la "piega" da 18 anni.
Noi, cosa desideriamo? Cosa non riusciamo a vedere? Siamo in attesa, piegata, ma vigile? Perché una nuova regola, se l'ultima è stata scritta e approvata solo trent'anni fa? Serve perder tempo se siamo già avanti negli anni? Sono solo parole?
La nuova regola... in spagnolo e francese la stessa parola indica la regola come il righello... vuole donarci una visione chiara, diretta e ispiratrice di chi siamo e chi vogliamo essere e quindi la chiamata a "raddrizzarci" in questo "kairos" è per ad avere una nuova visione di orizzonti; per ridarci senso, e parole capaci di raccontare chi siamo chiamati ad essere a noi stessi, agli altri e a Dio stesso.
Davanti a questa vocazione al rinnovamento, a questo "miracolo", abbiamo due possibilità: o fermarci sul "sabato", sulla "legge", riparandoci dietro all' "abbiamo sempre fatto così", pronti a mettere paletti e confini, a piegarci per guardare "la lettera" e chiuderci incurvandoci ancora di più oppure lasciare che lo stupore c'invada, ci faccia esultare scoprendo "le meraviglie compiute" dallo Spirito e dalla Vita; questo può avvenire solo se consideriamo il Vangelo, come "prima e principale regola" (La Salle) perché tutto è un'esigenza dell'Amore.
Fr. Jorge ci ha invitati, quindi, ad abbandonare la paura del nuovo... Gesù è novità, è gioia... "Ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?" (Is 43, 19) per riscoprire l'allegria del Vangelo e  vivere "la gioia della nostra missione" che è il tema scelto dal Consiglio Generale.
La giornata è trascorsa nel costruire la comunità: la comunità di più di 50 persone, quella regionale, Relem (Europa e Medio Oriente), e la piccola del gruppo linguistico con i quali mi troverò a pregare, a condividere quotidianamente il cammino.
Siamo in due gruppi linguistici, Antonio nello spagnolo con due fratelli spagnoli, Joan Carles e Emilio; Leo Ignacio del Brasile; Felipe Antonio José Carlos dal Messico;  Enrico, invece nel gruppo inglese è con: Ken, australiano; Ed, statunitense; Quan, vietnamita; John, malese; Joseph, singalese; Rodrigo, messicano, ma missionario in Giappone; Kahsay, eritreo:
La sfida è esser poi animatori a livello della Provincia e della Regione; ogni venerdì la giornata si passerà a livello regionale per organizzare l'animazione dal Portogallo alla Giordania... ciò ci spaventa un po', tante realtà sociali, culturali, religiose, lasalliane così differenti.
Quindi, dobbiamo "raddrizzarci"... ce la faremo ad esser aperti e ad aiutare altri ad aprirsi alla novità che la nuova Regola ci dona? Germoglia... ma ce ne accorgiamo?

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